Elisa ha gestito il laboratorio, proposto dalla Cooperativa Progetto Promozione Lavoro, che ha realizzato un anno di Musical-mente.

La Fondazione Comunitaria del Varesotto, che ha finanziato il progetto, ha chiesto alla nostra operatrice di portare una testimonianza sul senso di questa proposta creativa nel tempo più difficile per la socialità che abbiamo vissuto dall’apertura dei nostri servizi residenziali.

Come servizio abbiamo deciso di partecipare al progetto “Musical-mente: sfumature sonore” perché da anni collaboriamo e condividiamo il pensiero che sta dietro ad ogni proposta artistico creativa di Progetto Promozione Lavoro.

Come operatrice, che ha coordinato il laboratorio, mi sento di sottolineare l’importanza che, per i nostri ospiti, hanno avuto tutte le attività che abbiamo seguito negli scorsi anni: nello specifico quella di quest’anno di lockdown ha avuto una rilevanza particolare.

Il lungo periodo di pandemia, che ha interrotto gli incontri settimanali dei nostri ospiti con quelli della Cooperativa Progetto Promozione Lavoro, ha ulteriormente affaticato tutti noi.

L’adesione al progetto ha offerto un’occasione per creare nel quotidiano, fortemente compromesso dalle regole ferree imposte dal Covid19, dei momenti di leggerezza e svago.

La convivenza forzata degli ospiti dei servizi residenziali, la difficoltà nella gestione degli spazi comuni e la routine hanno messo a dura prova l’equilibrio che l’equipe ha cercato di costruire negli anni.

Grazie a questa proposta, siamo riusciti a garantire ai partecipanti del laboratorio un’attività strutturata e ben articolata in cui, attraverso la musica e l’arte, abbiamo potuto affrontare tematiche leggere, ma anche rielaborare appesantimenti dettati dal periodo e non solo. L’aspetto innovativo e sorprendente è stato quello di riuscire a sperimentarci e viverci nel grande gruppo anche “a distanza”. Grazie ai social network abbiamo potuto condividere i nostri lavori e fruire dell’operato degli altri.

Il desiderio di rimanere in contatto è stato mediato da frequenti video-chiamate tra le due cooperative, che i partecipanti stessi richiedevano per poter vedere i loro compagni di lavoro, questo a testimoniare il legame che è cresciuto nel tempo. Tutto questo, oltre ad aver rinforzato il senso di appartenenza ad un Noi che va oltre il gruppo comunità, ha accresciuto il desiderio e la motivazione nel proseguire nell’attesa di rincontrarsi.